A prescindere dal punto in cui ti trovi ora, dalla tua storia, dalla dimensione e dal fatturato della tua azienda, c’è un principio di base che accomuna ogni imprenditore italiano.
Come per gli altri 5,3 milioni di imprenditori italiani, quello che ha spinto te a diventare imprenditore è stata la voglia di avere una piena realizzazione personale ed economica.
Tutti noi imprenditori -io per primo- abbiamo avviato un’attività con l’idea di essere liberi, di diventare i veri protagonisti delle nostre vite.
Di far star bene economicamente noi e le persone intorno a noi e di vivere una vita più serena senza dover timbrare un cartellino e stare in un ufficio o in una fabbrica 10 ore al giorno.
Poi però tutti, chi prima chi dopo, ci siamo scontrati contro lo stesso ostacolo.
Abbiamo capito che l’ambizione, la positività, la voglia di farcela e il duro lavoro da soli NON BASTANO per ottenere quella vita economicamente serena e appagante e staccata dal lavoro operativo.
Per costruire un’azienda prospera e redditizia, che va avanti anche senza di te, che ti permette di fare davvero l’imprenditore e NON ti trasforma invece nel primo dipendente della tua stessa azienda puoi fare solo una cosa.
Devi fare l’esatto contrario di quello che ti impone il Sistema Imprenditoriale Tradizionale.
Cioè quel sistema che ti ha portato a essere schiavo dell’operatività, ad accontentarti di profitti bassi e ad abbandonare ogni progetto di crescita.
Devi applicare alla tua azienda e alla tua vita in generale l’approccio controintuitivo dell’imprenditore inutile.
Non domani, non dopodomani, ma OGGI STESSO.
Per farlo non devi inventare nulla di sana pianta.
Devi solo guardare agli imprenditori che ce l’hanno fatta e replicare alla lettera l’esatto sistema che ha funzionato per loro.
Quello che ho fatto io e che mi ha permesso di costruire un’azienda da 110 milioni di fatturato partendo dall’essere un semplice garzone di bottega…
Quello che poi ha funzionato con gli oltre 2821 imprenditori che ho fatto crescere negli ultimi anni è stato